Veneto Spettacoli di Mistero 2022: Esseri mitici delle acque vicentine

21 Ottobre 2022

Veneto – Spettacoli di Mistero, festival dedicato a leggende e superstizioni tipiche della nostra regione, prosegue con l’edizione 2022. Tra gli appuntamenti principali, ricordiamo la serata di venerdì 28 ottobre:  alle ore 20.45 Villa Caldogno ospiterà infatti un convegno dedicato ad alcune credenze popolari un tempo fortemente radicate nella società contadina veneta, nonché agli esseri mitici che sin dalle origini ne hanno popolato l’immaginario collettivo.

La serata vedrà coinvolti artisti quali il cantautore Pierangelo Tamiozzo, il musicista Alessandro Ceccato ed il gruppo di Thierry Parmentier, sotto la direzione di Antonio Gregolin, in un’esperienza in cui le forme artistiche si mescolano e danno prova della loro incredibile capacità comunicativa. L’arte si farà così portavoce di un patrimonio immateriale dal valore inestimabile, quello dell’immaginario folklorico tipico del nostro territorio e frutto di una secolare sedimentazione di esperienze collettive.

I relatori, Margherita Michelazzo e Roberto Frison, ci guideranno in questa fitta rete di racconti tra arte, mito e favola, aiutandoci a comprenderne la simbologia ed il senso profondo.

La serata è organizzata da UNPLI Vicenza, in collaborazione con il Consorzio Pro Loco Vicenza Nord e con la Pro Loco ed il Comune di Caldogno.

In particolare, l’attenzione sarà rivolta all’insieme di figure fantastiche che abitano i corsi d’acqua del territorio vicentino, emergendo dai loro nascondigli al calare delle tenebre.

Da sempre, infatti, la suggestione dell’ombra ci ha spinti ad indagare con maggiore intensità le nostre più grandi paure ed il confine, spesso così labile, tra vita e morte. Ne sono derivate leggende e tradizioni che, stratificatesi attraverso i secoli, sono giunte fino a noi e ancor oggi conservano il potere di affascinarci.

Margherita Michelazzo e le Anguane

Margherita Michelazzo, artista di fama internazionale, nasce e vive a Dueville (VI).

La connessione con il proprio territorio e l’interesse per le sue connotazioni etnografiche risultano evidenti nella scelta di realizzare, servendosi di acciaio COR-TEN e rete metallica, un’opera intitolata “Anguane“, rappresentazione degli esseri mitici che, secondo la tradizione, popolano le acque vicentine.

L’artista, sovente coinvolta in convegni e conferenze su tematiche artistiche, antropologiche ed economiche, partecipa come relatrice alla serata culturale del 28/10, “Esseri mitici delle acque vicentine”.

Ma chi è Margherita Michelazzo? Qual è la sua formazione e come arriva ad avvicinarsi al mondo dell’arte?

Laureatasi con lode all’Università degli Studi di Padova con una tesi sperimentale in Geografia Economica, ottiene il Primo Premio dell’Ass. Industriali di Vicenza.

Dopo l’esperienza particolarmente intensa vissuta in qualità di docente presso una Colonia Ergoterapica vicentina, Margherita sceglie di dedicarsi all’insegnamento della Geografia Economica in Istituti di Scuola Media Superiore e all’Università degli Adulti e Anziani.

Questo genere di esperienze professionali si rivelerà poi altamente significativo per lo sviluppo di tematiche quali la metamorfosi, la variabilità e l’identità, fondamento delle sue opere.

In età matura Margherita torna ad approcciarsi al mondo dell’arte, cui si era precedentemente avvicinata in gioventù, aggiudicandosi, nel 1968, il primo premio ad un concorso di pittura riservato agli studenti delle Scuole superiori di Vicenza.

Segue corsi di Storia dell’Arte e di Estetica presso l’Università degli Studi di Padova. Frequenta allievi di Oscar Kokoscka; partecipa a corsi di nudo con modella o liberi, collaborando con l’incisore Ivo Mosele. Frequenta infine la storica Stamperia Busato di Vicenza, dove realizza incisioni, anche sperimentali.

È Jacobo Borges, suo maestro ai corsi di pittura e nudo alla Sommerakademie fur Bilbende Kunst di Salisburgo, che le fa comprendere l’importanza di non accantonare o negare il suo trascorso formativo, ma anzi di “partire dal ragionamento, dal metodo, per poi spaziare e inoltrarsi nell’irrazionale” (A. M. Martini).

Prende così avvio la sua carriera artistica: dal 2019 lavora al progetto “PIGAFETTAPINGUINOS”, installazione con performance urbana e architettonica per la celebrazione del V Centenario del Primo Viaggio attorno al Mondo e del suo cronista, il vicentino Antonio Pigafetta.

Il progetto gode di significativi patrocini e viene presentato dalla Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza alla 16° Giornata del Contemporaneo, riscuotendo consensi internazionali autorevoli. Un percorso che porterà infine l’artista a partecipare ad EXPO2020 di Dubai, presso il padiglione del Cile, dove la sua installazione viene accolta con successo per i valori artistici, culturali e simbolici che propone.

Autore:

Beatrice Todescato

Beatrice Todescato, studentessa universitaria, volontaria del Servizio Civile presso la Pro Loco di Caldogno nell'anno 2022/2023.

info@prolococaldogno.it

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