2 Settembre 2022
Visite accompagnate in Villa Caldogno
Con il mese di settembre prende nuovo avvio il progetto “Villa experience: …
10 Settembre 2022
“Villa Caldogno Experience” torna il 25 settembre, con un tour dedicato all’approfondimento della tradizione musicale nel tardo Rinascimento veneto, intitolato “Villa Caldogno tra musica rinascimentale ed eventi mondani”.
Curato dalla Pro Loco di Caldogno, questo primo appuntamento del rinnovato progetto “Villa experience” avrà luogo in due turni distinti, il primo alle ore 10.00, il secondo alle ore 16.00. Entrambi gli incontri saranno caratterizzati da un’attenta disamina del ruolo della musica come irrinunciabile forma di intrattenimento alla corte dei Conti Caldogno.
In particolare, nel corso dell’itinerario all’interno dell’edificio palladiano, gli ospiti saranno accompagnati da una voce narrante, che, a partire dagli affreschi abilmente realizzati da Giovan Antonio Fasolo, li guiderà alla scoperta delle forme musicali tipiche dell’epoca rinascimentale e della tipologia di occasioni mondane delle loro esecuzioni. Così facendo, i visitatori avranno l’immancabile occasione di esplorare, oltre alla storia e alle peculiarità architettoniche di Villa Caldogno, anche le molteplici sfaccettature della cultura e delle tradizioni locali, in un’immersione nel passato e nelle nostre radici. Il progetto, infatti, è volto a porre in risalto la ricchezza e il valore intrinseco del patrimonio storico, artistico e culturale che il nostro territorio ci offre, con l’intento di renderlo maggiormente fruibile ed ancor più apprezzabile da parte di un pubblico sempre più vasto.
Ma non finisce qui: il tour non sarà volto alla sola esplorazione “visiva” dell’opera architettonica; costituirà, invece, un percorso che coinvolgerà tutte le sfere sensoriali. La visita sarà infatti arricchita anche da musica dal vivo, grazie all’esibizione offertaci da Mimmo Peruffo, fondatore dell’azienda locale Aquila Corde Armoniche, nonché esperto di musica e strumenti antichi.
Infine, un momento ristorativo consentirà di assaporare il “vino proibito del Conte” e i dolci diventati prodotti De.Co. di Caldogno.
L’appuntamento in oggetto sarà valorizzato dal prezioso contributo del sig. Mimmo Peruffo: perito chimico, nonché unico allievo del cordaio Arturo Granata, egli è tuttora ricercatore operante a Caldogno, in provincia di Vicenza, dove ha fondato l’azienda Aquila Corde Armoniche. Si dedica infatti, a partire dal 1983, allo studio e alla riproduzione delle corde di budello che caratterizzavano gli strumenti musicali in uso nell’antichità, tanto nel periodo classico, quanto in quelli rinascimentale e barocco.
Il suo lavoro, tuttavia, non si limita alla realizzazione delle corde, ma si estende anche alla ricerca sperimentale nel settore dei materiali moderni. Al 1997 risale il suo più insigne contributo in quest’ambito: ha infatti introdotto nel mercato in “Nylgut”, una forma di budello sintetico impiegata, in sostituzione al nylon, negli strumenti a pizzico storici, nella chitarra classica e nell’ukulele.
Suoi contributi sono apparsi in molteplici riviste e quotidiani: Recercare, F.O.M.R.H.I. Quarterly, Orfeo, Il Bollettino della Società italiana del Liuto, The Lute Society of America Bulletin, Quattrocentoquindici, Il Fronimo, Gendai Guitar II volume “Domenico Montagnana lautier in Venegia”, Lendinara 1997, Das Musikinstrument.
Ha curato la sezione relativa alle corde di budello contenuta nel catalogo degli strumenti musicali del Germanisches Nationalmuseum di Norimberga. Ha inoltre contribuito alla realizzazione del volume “Evaristo Baschenis e la natura morta in Europa”.
La sua competenza nel settore musicale ha consentito di eseguire, per la prima volta, accurati rilievi di corde in budello risalenti alla prima metà del XVIII secolo, conservati al Museo Stradivariano di Cremona. Nell’aprile del 2000, infine, si è occupato personalmente delle misurazioni delle corde originali per violino appartenute a Nicolò Paganini.
Ha svolto – e svolge tuttora – numerose conferenze in conservatori e università di tutta Europa: Milano, Venezia, Firenze, Brescia, L’Aquila, Parigi, Vienna, Dresda, Londra, Bruxelles, L’Aia, Gijon etc.
Il tema della musica, filo conduttore di questo itinerario, verrà approfondito anche attraverso l’analisi del ciclo pittorico di Villa Caldogno, la cui commissione, da parte degli omonimi conti, costituisce un esempio dell’eccezionale rilievo assunto dal Fasolo all’interno dell’orizzonte artistico del tardo Rinascimento veneto.
Tra gli affreschi più significativi, ricordiamo qui la scena del Concerto, collocata nel salone principale di Villa Caldogno. L’affresco ritrae un quartetto femminile impegnato in un’esibizione musicale. Una viola da gamba, una spinetta e un liuto sono gli strumenti che accompagnano la voce solista. A completare la scena, un paggio che sostiene uno spartito musicale e un cavaliere che sfoggia una lucente armatura bordata d’oro: un richiamo, quest’ultimo, alle virtù guerresche dei conti Caldogno, nonché probabile ritratto di uno dei componenti della famiglia committente. Sullo sfondo, un paesaggio con rovine archeologiche.
Il Fasolo evidenzia qui, come nell’affresco “Scena di concerto” (oggi poco visibile) presente nella loggia, la sua straordinaria capacità documentaristica. L’opera risulta infatti particolarmente significativa in quanto testimone non solo di una straordinaria attenzione ai fenomeni musicali dell’epoca, ma forse anche di una specifica competenza nel settore da parte dell’artista stesso. Ciò risulta evidente, da un lato, per il vivido realismo con cui sono ritratti gli strumenti musicali, e, dall’altro, per l’inserimento di questi ultimi in contesti decisamente convincenti; contributi che possono entrambi fornirci preziose informazioni anche sulle forme musicali tipiche dell’epoca e sulla tipologia di occasioni mondane delle loro esecuzioni.
Infine, l’affresco spicca per caratteristiche pittoriche quali la predilezione per la ricercatezza, la fantasia riscontrabile negli apparati decorativi, la grazia nella gestualità dei personaggi e la preziosità degli ornamenti. Peculiarità, queste, che rendono Fasolo insigne esponente del Manierismo e che ancor oggi sanno ammaliare chiunque osservi gli affreschi di Villa Caldogno.
Beatrice Todescato, studentessa universitaria, volontaria del Servizio Civile presso la Pro Loco di Caldogno nell'anno 2022/2023.