
22 Agosto 2023
15 Novembre 2022
Le De.Co. (acronimo di “denominazioni comunali”) sono designazioni identitarie della cultura enogastronomica e artigianale, funzionali ad esaltare la territorialità di un prodotto locale.
Legittimata dalla Legge 142/90, che ha attribuito ai Comuni la facoltà di disciplinare la materia della valorizzazione locale delle attività agroalimentari tradizionali (D.Lgs 267/00, la L.Cost. n.3/01 e il D.Lgs 228/01), l’attestazione De.Co. nasce infatti come incentivo di marketing territoriale, nonché come mezzo di diffusione della filiera corta a Km zero rispetto al fenomeno della globalizzazione, che inevitabilmente tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.
L’applicazione della certificazione De.Co., infatti, consente ai Comuni di identificare un prodotto come proprio, in quanto originario di un’area territoriale ben circoscritta, riconoscendone il tratto identitario, nonché la specificità qualitativa.
Dal riconoscimento De.Co. scaturisce quindi il legame di un prodotto con il proprio territorio, fondamentale per conferirvi un’identità riconoscibile sul mercato.
Luigi Veronelli (1926-2004) fu una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio enogastronomico italiano: gastronomo, giornalista, nonché conduttore televisivo e filosofo, Veronelli concepì l’idea della Denominazione Comunale come strumento attuativo di tutela delle produzioni territoriali e di contrasto nei confronti dell’appiattimento culturale.
Nel 1998, attraverso la pubblicazione di numerosi articoli su quotidiani e riviste nazionali e tramite un’assidua partecipazione a convegni ed incontri, Veronelli lancia la proposta dell’istituzione della De.Co.
Da tali premesse egli inizia la sua interlocuzione con amministratori, studiosi ed imprenditori, aprendo, al contempo, un confronto con l’ANCI: sarà proprio l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ad accogliere l’iniziativa di Veronelli, diventando, a partire dal 1999, la principale promotrice del “Progetto De.Co.” a livello nazionale.
Le De.Co. sono ancor più di nicchia e designano prodotti agroalimentari tramite il riconoscimento del singolo Comune di appartenenza.
Le categorie tutelabili dal riconoscimento De.Co. sono le seguenti:
Nel novero rientrano quindi elementi:
L’istituzione di un simile riconoscimento prende avvio dal singolo Comune, che assume l’iniziativa a sostegno del patrimonio di tradizioni ed esperienze collettive, connesse ad attività e prodotti agroalimentari, che per tipicità risultano meritevoli di valorizzazione.
L’ANCI ha appositamente predisposto un modello standard di regolamento comunale per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della De.Co. L’elaborazione del suddetto “disciplinare di produzione” dà ad ogni Comune la possibilità di ottenere il riconoscimento De.Co. per uno o più prodotti tipici tramite un iter amministrativo semplice e lineare, che prevede l’impiego dei seguenti strumenti attuativi:
Di fondamentale importanza per il completo raggiungimento dell’obiettivo risulta, infine, lo sviluppo di un piano di marketing e di comunicazione, che implementi il legame tra prodotto e territorio e generi una proficua valorizzazione della filiera.
Proprio in merito all’istituzione della De.Co. ha recentemente preso avvio una forte mobilitazione, estesasi ben presto a livello nazionale: un esempio di orientamento consapevole, che molti Comuni italiani hanno concepito come strumento di salvaguardia delle proprie produzioni e come mezzo di promozione delle specificità culturali e storiche del proprio territorio.
Numerosi sono infatti gli obiettivi, in ambito economico-sociale, che il conseguimento dell’attestazione De.Co. consente di raggiungere:
In sinergia con l’operato dell’amministrazione comunale, anche la Pro Loco – per definizione custode di cultura e tradizioni – aderisce all’iniziativa di tutela e valorizzazione dei prodotti De.Co.
Esplorare a fondo la cultura locale è certo un’operazione complessa e affascinante, che consente di indagare il nostro passato e le nostre più autentiche radici. Ed è proprio dalla consapevolezza dell’importanza di questo patrimonio, frutto di una secolare sedimentazione di esperienze collettive, che nasce il desiderio di difendere l’identità e la dignità di una cultura che non vuole, né deve estinguersi.
In questo orizzonte si inserisce anche l’operato della Pro Loco di Caldogno, attiva sul fronte della promozione dei prodotti De.Co tipici del nostro territorio:
Bussolà e Pignoletti vengono offerti in occasione della degustazione enogastronomica che segue le visite guidate di Villa Caldogno, organizzate dalla Pro Loco nell’ambito del progetto “Villa Caldogno Experience: visite accompagnate con un pizzico di… ”.
A guidare la Pro Loco, in ogni suo passo, la convinzione che da simili momenti di condivisione derivi quel senso di appartenenza che ci rende non solo tessuto sociale, ma anche, e soprattutto, comunità.
Beatrice Todescato, studentessa universitaria, nata e cresciuta a Caldogno, presta servizio civile presso la Pro Loco di Caldogno nell'anno 2022/ 23