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Mostra holodomor: “Il genocidio per fame in Ucraina nel 1932-33″ . Esposizione storico fotografica curata da Associazione ” Il Ponte Mict” odv, associazione umanitaria e culturale.
La mostra, allestita nel seminterrato di Villa Caldogno sarà visitabile dal 11 febbraio al 26 febbraio, durante gli orari di apertura del complesso palladiano: sabato e domenica dalle 9:00 alle 12:00 – dalle 15.00 alle 18:00. ( Per aperture extra contattare Pro Loco Caldogno
L’argomento trattato è lo sterminio dei contadini ucraini per mezzo della fame sotto Stalin nel 1932-’33, che fece almeno 4 milioni e mezzo di morti.
Holodomor letteralmente, genocidio, è avvenimento storico di cui a lungo, sino alla fine degli anni ’80, non si è potuto parlare in Unione Sovietica e per ragioni politiche anche nel resto del mondo, che pure sapeva, non ne fu diffusa la conoscenza né contemporaneamente ai fatti, né successivamente.
Ora l’holodomor è riconosciuto come genocidio da molti Paesi democratici del mondo. Da poco questo riconoscimento è venuto anche da parte dell’Unione Europea.
L’allestimento, fatto nel seminterrato di Villa Caldogno è stato curato da Manuel Baldini e Fabio Ferrando, registi del video “Holodomor: la memoria negata” ( durata 70 minuti) realizzato in partnership con Associazione Ponte Mict.
I testi sono della Storica Francesca Lomastro e Andrii Omelianiuk (curatrice l’una, traduttrice l’altro, del volume “La morte della terra. La grande “carestia” in Ucraina nel 1932-’33, atti del convegno internazionale svoltosi a Vicenza nel 2003.
La mostra fotografica Holodomor fa parte del progetto Villa partecipata DGR Veneto n.277 del 22 marzo 2022.
Il progetto, vincitore del bando regionale, ha come obiettivi di sviluppo sostenibile basati sulle tre dimensioni (ambientale, sociale, economica) e caratterizzate dallo sviluppo di un welfare territoriale generativo, finalizzato all’implementazione delle relazioni di comunità, con le quali è possibile scambiarsi esperienze e buone prassi, ma soprattutto di agire condividendo analisi, valutazioni, progettualità e risorse in una logica di sviluppo includente di matrice multilivello.
La mostra fotografica composta da rare foto d’epoca, scatti di una carestia che doveva restare segreta e che colpì quelle stesse città e quegli stessi territori i cui nomi sono noti a tutti a causa della guerra in corso, è l’inizio simbolico del tema: Storie di fame…
Un tema che sarà sviluppato da prospettive diverse:
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